LE CARENZE PIU' COMUNI NELLA PRESENTAZIONE DELLE PRATICHE SISMICHE IN LOMBARDIA

01/10/2018 - Si riportano di seguito le carenze più comuni riscontrate nell’esame delle pratiche sismiche presentate a partire dal 10 aprile 2016, nel primo periodo di applicazione, con riferimento a opere di modesta o normale rilevanza e ad esclusione di opere specialistiche e di interventi particolarmente complessi, o con altezze elevate, o che possano richiedere specifiche competenze.

In questa sezione, si intendono per “carenze” quelle parti della documentazione di progetto che fanno scaturire richieste di chiarimenti o integrazioni.

1. Verifiche del progetto (10.1, 10.2 NTC 2018)

  • Mancanza di grafici delle sollecitazioni o degli sforzi o degli spostamenti, quando necessari per comprendere la coerenza del modello nei confronti dei disegni esecutivi.
  • Progetto strutturale non comprendente tutti gli interventi previsti nella pratica edilizia (o comunque non congruente con la stessa).
  • Mancanza di dettagli esecutivi dei collegamenti tra elementi sismo-resistenti.
  • Mancanza di dettagli esecutivi dei collegamenti delle parti strutturali non principali (ad es. travi e travetti in legno) con le strutture sismo-resistenti.
  • Mancanza negli elaborati grafici dell’indicazione dell’armatura nel diaframma (es. rete diam. 6/20”x20”) nei solai con cartella collaborante in c.a. e mancanza negli elaborati grafici di una nota in cui si indica che la rete deve essere estesa a tutta la superficie dell’impalcato, fino a sormontare i cordoli o le travi perimetrali e deve avere adeguata sovrapposizione, ad es. di almeno 1 maglia).
  • Mancanza negli elaborati grafici esecutivi di tutte le prescrizioni necessarie per definire le caratteristiche dei materiali impiegati, secondo il C10.1, punto 3.1.
  • Negli elaborati grafici, mancanza di indicazioni relative ai presìdi antiesplusione degli elementi non strutturali o comunque mancanza di informazioni sull’esecuzione di tali elementi, in coerenza con le verifiche antiespulsione (tamponamenti perimetrali, parapetti ciechi dei balconi, pareti divisorie dei capannoni, ecc.). Ad es. con nota sui disegni esecutivi “l’esecuzione dei tamponamenti avverrà mediante laterizi semipieni con spessore pari a 30 cm, aderenti in sommità all’intradosso delle strutture principali”, oppure “l’esecuzione dei tamponamenti avverrà mediante laterizi semipieni con spessore pari a 30 cm, non aderenti in sommità all’intradosso delle strutture principali, con l’inserimento di leggere reti da intonaco sui due lati della mura- tura, collegate tra loro ed alle strutture circostanti a distanza non superiore a 500 mm sia in direzione orizzontale sia in direzione verticale” (C7.3.6.3).


2. Verifiche sull’edificio (7.1, 7.2, 7.3 NTC 2018)

  • Nelle strutture a telaio, mancanza delle verifiche di espulsione dei tamponamenti (qualora non siano presenti i presìdi antiespulsione).
  • Rigidezza dei solai adottata nella modellazione non coerente con quella prevista negli elaborati grafici.
  • Sovraccarichi permanenti insufficienti (perché non compatibili con la presenza dei divisori interni secondo 3.1.3.1 NTC 2018). Nel caso in cui il progetto preveda valori bassi per i sovraccarichi permanenti, mancanza di opportuna stratigrafia o prescrizione negli elaborati grafici.
  • Mancata dimostrazione della “secondarietà” degli elementi strutturali (entro il 15% del contributo alla rigidezza laterale), nei casi dove ciò non sia del tutto evidente.
  • Mancata indicazione (o nel modulo 12 o nella relazione di calcolo) degli elementi strutturali considerati “secondari”, a cui nel modello di calcolo non è stato affidato il compito di assorbire l’azione sismica.
  • Mancata indicazione della misura del giunto negli elaborati grafici (e/o mancanza della verifica analitica mediante somma degli spostamenti stimati per la costruzione esistente e ottenuti dal calcolo per la costruzione nuova). In alcuni casi potrebbe essere necessario evidenziare il giunto con un dettaglio grafico con o senza materiale compressibile di riempimento.


3. Controlli sul fattore di comportamento (cap. 7 NTC 2018)

  • Errata attribuzione di regolarità in pianta, in presenza di piani non tutti adeguatamente rigidi.
  • Errata attribuzione di regolarità in altezza, in presenza di differenze di massa superiori al 25% tra un impalcato e l’altro.
  • Errata attribuzione di regolarità in altezza in presenza di restringimento della sezione orizzontale con rientro superiore del 30% della dimensione del primo orizzontamento (7.2.1 NTC 2018).
  • Errata attribuzione di regolarità in altezza in presenza di restringimento della sezione orizzontale con rientro superiore del 10% della dimensione di quello sottostante (7.2.1 NTC 2018).
  • Mancato controllo del comportamento deformabile torsionalmente (quando presumibile) negli edifici in c.a.
  • Mancata attribuzione della corretta tipologia strutturale sismo-resistente in presenza di costruzioni in c.a. di tipo misto (i valori del fattore di comportamento possono essere diversi nei due casi di struttura mista equivalente a telai o mista equivalente a pareti).
  • Altre carenze sul fattore di comportamento: vedi le singole tipologie al punto 6 della presente sezione.


4. Verifica delle procedure connesse agli aspetti geologici (DGR 5001/2016, cap. 6 e 7.11 NTC 2018)

  • Mancanza della relazione geologica per interventi che riguardano anche le fondazioni o che prevedono incrementi di carico significativi sulle stesse.


5. Verifica degli aspetti geotecnici e delle fondazioni (cap. 6, 7.2.5, 7.4 e 7.11 NTC 2018)

  • La stima di capacità portante contenuta nella relazione geologica o geotecnica non fa riferimento ai fattori di eccentricità e di inclinazione del carico della struttura (nei casi in cui tagli e momenti sono assorbiti attraverso fondazioni isolate, i fattori di inclinazione ed eccentricità sono determinanti).
  • Profondità di posa non desumibile negli elaborati grafici strutturali, in coerenza con quanto indicato nella relazione geologica/geotecnica (mancanza del preciso riferimento della profondità di posa di progetto delle fondazioni rispetto al piano campagna o allo zero di riferimento della prova geologica).
  • Parametri di calcolo assunti per il terreno (angolo di attrito, coesione, peso specifico) non corri- spondenti a quelli indicati nella relazione geologica/geotecnica per lo strato in cui si impostano le fondazioni.
  • Negli elaborati grafici, mancanza di prescrizioni esecutive sulla modalità di bonifica degli strati al di sotto delle fondazioni (quando previste nella relazione geologica/geotecnica).


6.1 Controlli per le diverse tipologie strutturali (da 7.4 a 7.10 NTC 2018) Strutture in cemento armato

  • Negli elementi dissipativi, mancata indicazione grafica del gancio a 135 gradi delle staffe e delle spille, con misura di almeno 10 diametri, nelle zone dissipative.
  • Mancata indicazione grafica della staffatura dei pilastri nei nodi.
  • Presenza di pilastri tozzi senza la verifica di sovraresistenza a taglio, nonostante l’adozione di valori di fattore di comportamento maggiori dell’unità.
  • Pareti con staffe in zona critica nelle zone confinate a passo superiore al massimo previsto dalle NTC.
  • Strutture a pareti a comportamento dissipativo con valore del fattore di comportamento calcolato senza tener conto del coefficiente kW (che considera il rapporto altezza/lunghezza).
  • Barre di armatura disegnate non corrispondenti a quelle riportate nella relazione di calcolo.
  • Mancate verifiche e/o considerazioni di tipo sismico sulle pareti della struttura scatolare di base considerata infinitamente rigida, nell’illusione che non debba presentare requisiti di antisismicità.
  • Mancata verifica di sfilamento delle barre (secondo formule [7.4.27]), in presenza di barre di grosso diametro nelle travi sui nodi interni e pilastri non sufficientemente allungati nel piano del telaio.
  • Alla base dei pilastri di strutture in c.a. prefabbricate, mancata verifica con collegamenti sovra- resistenti di tipo “b”, come da circolare.


6.2 Controlli per le diverse tipologie strutturali (da 7.4 a 7.10 NTC 2018) Strutture in acciaio

  • Fattore di comportamento per strutture intelaiate (q=4) con dettagli esecutivi non coerenti con le prescrizioni NTC.
  • Fattore di comportamento per strutture con controventi a diagonale tesa (q=4) senza verifica di sovraresistenza delle connessioni rispetto alle diagonali.
  • Fattore di comportamento per strutture a pendolo inverso (q=2) senza verifica di sovraresistenza dei tirafondi rispetto alla colonna.
  • Lunghezza tirafondi nei disegni non coerenti con quelle riportate nei tabulati di calcolo.
  • Mancata illustrazione dei dettagli esecutivi tra elementi strutturali sismo-resistenti.
  • Assenza di verifiche di resistenza dei principali collegamenti.
  • Assunzione di coefficiente di libera inflessione (beta) pari o inferiore all’unità, in presenza di struttura a nodi spostabili.


6.3 Controlli per le diverse tipologie strutturali (da 7.4 a 7.10 NTC 2018) Strutture in legno

  • Mancanza dei particolari esecutivi dei collegamenti fra gli elementi principali in legno e le fondazioni.
  • Mancate prescrizioni sulla modalità di esecuzione dei dispositivi che consentono di irrigidire gli impalcati in legno (es. doppio assito, bandelle metalliche, pannelli OSB, ecc.).

6.4 Controlli per le diverse tipologie strutturali (da 7.4 a 7.10 NTC 2008) Strutture in muratura

  • Verifiche di snellezza per pareti sismo-resistenti non coerenti con le prescrizioni da NTC.
  • Mancato risvolto di 1 metro dagli spigoli perimetrali.
  • Negli elaborati grafici, prescrizioni per l’esecuzione delle murature non sufficienti (assenza di indicazioni per la resistenza dei blocchi e della malta o della muratura; assenza di indicazione di malta nei giunti verticali).
  • Impalcati di piano e di copertura senza caratteristiche di rigidezza e resistenza tali da garantire il comportamento “scatolare” e l’effetto “diaframma” come da prescrizioni NTC.
  • Modellazione di strutture miste (es. muratura e c.a., muratura e acciaio), con previsione di comportamento dissipativo di entrambe le tecnologie, calcolate senza analisi non-lineare, come invece previsto dalle norme tecniche.

7. Controlli per le parti strutturali secondarie (da 7.4 a 7.10 NTC 2018)

  • Negli elaborati grafici, mancanza dei collegamenti fra le parti strutturali non principali in legno e le strutture sismo-resistenti.

8.1 Verifica degli interventi su esistente (cap. 8 NTC 2018) Interventi locali

  • Interventi non riguardanti porzioni limitate della costruzione, fatti ricadere erroneamente nella fattispecie dell’intervento locale anziché in quella di miglioramento.
  • Interventi definiti locali, ma che richiedono la verifica di miglioramento globale perché modificano il comportamento delle parti a loro connesse (ad esempio modifica della snellezza di una parete esistente a cui viene “tolta” la controventatura offerta dall’impalcato; oppure caso di pilastro esistente a tutta altezza in cui si innesta una trave di nuovo inserimento, ecc.).
  • Cerchiature metalliche di aperture nei muri senza indicazione negli elaborati grafici delle opportune connessioni alle strutture perimetrali esistenti.
  • Cerchiature con assunzione di parametri meccanici non sufficientemente giustificati o comunque con moduli elastici e resistenze assunti con valori minimi o affetti da riduzione con fattore di confidenza, anziché correttamente assunti con i valori (medi) più probabili.
  • Assenza di ancoraggi meccanici nelle connessioni tra elementi in legno (o in acciaio) e le parti in muratura, come da previsioni NTC.
  • Demolizioni nelle costruzioni in muratura che comportano la riduzione a meno di 1 metro dei risvolti dagli spigoli perimetrali.
  • Mancate prescrizioni o illustrazione degli eventuali ammorsamenti tra porzioni murarie di nuova esecuzione e quelle esistenti, in coerenza con il modello adottato.
  • Mancata affermazione della compatibilità dei nuovi cordoli in c.a. con la tipologia muraria esistente, secondo circolare NTC.
  • Mancata illustrazione delle indagini svolte per conseguire il livello di conscenza dichiarato (es. documentazione fotografica delle murature messe a nudo e di dettagli costruttivi, procedimento con cui sono stati ricavati i parametri di calcolo delle murature, compatibilità del numero di prove eseguite su strutture in c.a. con le indicazioni previste nella circolare, ecc.).
  • Nel caso di demolizioni parziali di strutture esistenti, mancate verifiche di non peggioramento delle parti che restano in essere, secondo le previsioni NTC.

8.2 Verifica degli interventi su esistente (cap. 8 NTC 2018) Interventi di miglioramento

  • Mancata giustificazione dell’unità strutturale indipendente, secondo le indicazioni da circolare, nel caso di edifici in aggregato.
  • Mancata illustrazione delle indagini svolte per conseguire il livello di conoscenza dichiarato (es. documentazione fotografica delle murature messe a nudo e di dettagli costruttivi, procedimento con cui sono stati ricavati i parametri di calcolo delle murature, compatibilità del numero di prove eseguite su strutture in c.a. con le indicazioni previste nella circolare, ecc.).
  • Mancata esplicitazione delle limitazioni all’uso della costruzione, a valle della valutazione della sicurezza obbligatoria (ad es., l’indicazione della vita nominale residua potrebbe costituire limitazione all’uso della costruzione).


8.3 Verifica degli interventi su esistente (cap. 8 NTC 2018) Interventi di adeguamento

  • Carenze nell’illustrazione (anche mediante documentazione fotografica) delle fasi le indagini eseguite, ad es. secondo C8A.1.B (c.a.) e C8A.1.A (murature), per conseguire il livello di conscenza dichiarato e nella conseguente illustrazione delle scelte progettuali di modellazione (ammorsamenti, ritegni, rigidezze di piano, ecc.).
  • Mancata illustrazione della capacità del diaframma di piano di trasmettere le azioni in coerenza con il modello di calcolo adottato.
  • Modellazione di strutture miste esistenti (es. muratura e c.a., muratura e acciaio), con previ- sione di comportamento dissipativo di entrambe le tecnologie, calcolate senza analisi non-lineare, come invece previsto dalle norme tecniche.
  • Verifiche di adeguamento senza considerazioni relative alla capacità portante delle fondazioni, all’amplificazione stratigrafica e al fenomeno della liquefazione.

9. Aspetti procedurali DGR 5001/2016, DPR 380/2001 (carenze documentali, integrazioni, competenza professionisti, ecc.)

  • Modulo 12 mal compilato, genera incomprensioni e difficoltà nell’esame del progetto.
  • Mancata valutazione della sicurezza della costruzione, nei casi previsti dalla legge (8.3 NTC 2018), e mancata esposizione delle limitazioni all’uso della costruzione (ad es., l’indicazione della vita nominale residua costituisce limitazione all’uso della costruzione); compreso il caso in cui si realizzi una nuova struttura indipendente all’interno di una costruzione esistente.
  • Mancata dichiarazione del collaudatore di non essere collegato in modo diretto o indiretto al costruttore.
  • Mancate dichiarazioni di conformità dello stato dei luoghi e che i lavori non sono iniziati.
  • Mancata attivazione della casella per art. 65, o mancata sottoscrizione dei moduli 1 o 2 da parte del costruttore.
  • Geometri strutturalmente non competenti per progetto e/o direzione lavori per uso cemento armato al di fuori di costruzioni in classe d’uso I e/o in presenza di calcoli complessi per ogni materiale.
  • Mancanza di firme in originale, in particolare sui moduli 9 e 10 (geologo), nel caso di deposito cartaceo.
  • Mancata indicazione dei riferimenti della pratica edilizia nel modulo 6.


10. Controlli sull’esecuzione (Allegato H DGR 5001/2016 e Cap. 11 NTC 2008)

  • Mancata allegazione dei controlli di accettazione (sottoscritti dal direttore lavori) nel caso di richiesta delle certificazioni sui materiali in sede di controllo sull’esecuzione.